Porta di Sotto
il formaggio di fossa di Mondaino
L’azienda nasce nel 2001 grazie al desiderio dei fratelli Chiaretti, Emanuele e Michele, di valorizzare le antiche fosse del mulino della Porta di Sotto.
Emanuele e Michele si occupano personalmente di tutta la produzione, dalla selezione dei pecorini provenienti da caseifici locali, alla scelta di ogni singola forma che entrerà nelle fosse. Conoscono e rispettano i tempi della natura, e hanno la pazienza e la forza dei contadini. Lentezza e vigore sono da sempre due ingredienti fondamentali.
Il nostro mulino si trova a ridosso di quella che un tempo fu la Porta Montanara delle mura della rocca malatestiana di Mondaino. Secoli di tradizione contadina, spesse mura di pietra e tre fosse profonde sei metri, scavate nella roccia arenaria miocenica e protette da mura centenarie. In questo ambiente si creano le condizioni ideali per la stagionatura di un formaggio di altissima qualità.
Il mulino risale al XV secolo, si articola su tre piani e conserva impianti murari a scarpa, torrioni, eleganti ed ardite arcate, macine da olio e da grano, un pozzo, un antico forno e preziosi elementi artistici ed architettonici.
All’interno del mulino si trovano tre grandi fosse cilindriche, sulle pareti delle quali sono ancora piantati i grossi chiodi in ferro a cui fissare canne, legname e i rivestimenti in paglia con cui nel medioevo si isolavano dall’umidità il grano, il formaggio e altri prodotti che all’epoca era necessario conservare.
Il Mulino della Porta di Sotto si trova a Mondaino (RN), addossato a quella che fu la Porta Montanara della potente cerchia muraria innalzata a difesa del castello malatestiano, reso celebre da una storia di battaglie ed assedi. L’edificio, che si articola su tre piani e risale al XV secolo, ingloba una parte dell’antico cassero e conserva impianti murari a scarpa, torrioni, eleganti ed ardite arcate, macine da olio e da grano, pozzo, forno ed altre interessanti emergenze artistiche ed architettoniche. Esso dispone anche di tre grandi fosse cilindriche, sulle pareti delle quali sono ancora piantati i grossi chiodi in ferro a cui fissare canne, legname e rivestimento in paglia, atto ad isolare dall’umidità grano, formaggio e quanto altro fosse necessario conservare nel tempo.